06 maggio 2018

Borsa di scambio a Calenzano: qualche bella sorpresa

Giustamente c'è chi afferma che i migliori affari non si facciano a Novegro, a Padova o alle borse più conosciute, bensì in manifestazioni minori (o più marginali), che peraltro si contraddistinguono per la loro discontinuità. In poche parole, se si ha fortuna bene, altrimenti si rischia di fare un viaggio per niente. La miglior soluzione è non mancare agli appuntamenti a due passi da casa perché per un'edizione scadente si può incappare in una giornata "buona" che vale le poche ore spese. L'edizione di maggio (definita "estiva" dagli organizzatori) della borsa di scambio di Calenzano, ospitata come sempre all'Hotel Delta Florence, si è appena chiusa ed è stata probabilmente una delle più interessanti di questi ultimi due-tre anni.


Niente di stratosferico, per carità, ma a guardare bene diverse buone occasioni si potevano scoprire. Qualche speciale anche particolare, obsoleti di qualità più che discreta a prezzi ottimi, alcuni Minichamps a 20 euro, delle pubblicazioni rare e poi come sempre quei soldatini che contraddistinguono da sempre l'offerta della borsa di Calenzano.


Come si è detto, dipende dalla giornata - e dalla fortuna, e stavolta valeva davvero farsi un giro più approfondito fra i banchi. Era possibile trovare alcune versioni piuttosto rare della Pilen a 10 euro, qualche bel Mercury come Balilla Coppa d'Oro o Ferrari 250 Le Mans a prezzi ragionevolissimi, il tutto a patto di sapere distinguere fra esemplari del tutto originali e altri ritoccati o anche riverniciati. Si tratta come sempre di un esercizio estremamente complicato e dagli esiti incerti, soprattutto se fatto nella fretta e nella confusione tipiche di una manifestazione pubblica.


Appuntamento a settembre con un'edizione "straordinaria" prima dell'evento abituale, previsto a fine novembre.

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