23 marzo 2017

Focus su: Ralt-Toyota RT1 F.3 di CP Model (scala 1:20)


Diciamolo subito, così ci togliamo il pensiero: questo modello non potrà (e non dovrà) piacere a chi è abituato a vedere in collezione solo degli asettici AutoArt, Minichamps e roba del genere. Forse sarà capito leggermente meglio da chi ha avuto la fortuna di vivere tutta la storia dell'automodellismo speciale e ancora oggi non si rassegna alla piattezza dilagante. Pasquale Catanese di CP Model non è mai a corto di idee, e stavolta ha abbandonato la sua scala tipica, l'1:43, per scegliere una scala forse meno apprezzata da noi ma ugualmente ricca di storia, l'1:20. Chi non ricorda i kit Tamiya in quella scala? In Giappone e in altri paesi come il Regno Unito, l'1:20 continua ad avere i suoi seguaci. E visto che ormai era controcorrente, Pasquale Catanese ha scelto anche un soggetto del tutto inedito praticamente in ogni forma e in ogni scala, la Ralt-Toyota RT1 di Formula 3. La RT1 rappresentò un nuovo corso nella carriera di Ron Tauranac: prodotta a partire dal 1975, fu impiegata anche in Formula 2 con un'ampia rosa di motorizzazioni, dal BMW al Ferrari, dall'Hart allo Swindon.


Il propulsore più corrente nella configurazione F.3 fu invece il Nova-Toyota. La prima vittoria della RT1 F.3 arrivò a Monza nel giugno 1975 con Larry Perkins; la migliore stagione in F.2 fu il 1977, con Cheever e Hoffman, rispettivamente secondi e settimi in classifica finale con vetture dotate di motore BMW 2000.

Il modello CP, disponibile solo montato, propone la versione F.3, con diverse opzioni di spoiler posteriore e colorazione a scelta. L'esemplare di queste foto, in giallo con i bolli portanumero bianchi, è particolarmente elegante e sobrio.


Per la realizzazione del modello, Pasquale Catanese si è avvalso della collaborazione di alcuni giovani entusiasti modellisti e l'intenzione è quella di proseguire nella produzione di soggetti come questo, che hanno già raccolto ampi consensi fra il pubblico degli appassionati.


Il modello è in resina con parti in metallo bianco, e subito colpisce per l'esattezza delle sue proporzioni e per l'equilibrio fra ogni dettaglio: si apprezza la silhouette della vettura come se fosse uno dei manichini utilizzati per le prove aerodinamiche ma si riescono a notare anche diversi dettagli che ne fanno un pezzo davvero affascinante. Speriamo che in un prossimo futuro possano uscire i modelli ai quali Pasquale Catanese sta pensando perché si tratta di scelte del tutto azzeccate.

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