27 marzo 2017

Elaborazioni dalla collezione di Diego Bettoni (parte 2)

Nel thread precedente ci siamo occupati delle elaborazioni eseguite da Salvatore Vergine per Diego Bettoni. Proseguiamo con una seconda parte, presentando i lavori, sempre in 1:43, di Ciro De Simone, ancora per la collezione di Bettoni. Come nel primo thread, si tratta di elaborazioni fatte su base low cost, a riprova della validità di base di certi modelli.




















Elaborazioni dalla collezione di Diego Bettoni (parte 1)

Il web è pieno di opportunità per chi colleziona modelli e anche - fortunatamente - per chi intende spendere cifre ragionevoli senza perdere il controllo dei propri bilanci. L'1:43 - e anche altre scale - offre la possibilità di farsi una collezione più che dignitosa partendo da modelli low cost, come Burago, Mondo Motors, senza contare i numerosissimi esemplari da edicola, sui quali spesso si accendono accanite discussioni. Sia come sia, quando i risultati sono come quelli che presentiamo, pensiamo ci si possa decisamente accontentare. In questa prima parte trovate una serie di lavori di Salvatore Vergine, su basi eterogenee; è la prova che se la base è valida, il risultato può essere davvero buono. I modelli sono proprietà di Diego Bettoni.












24 marzo 2017

Ferrari 312 B3 F.1 Argentina GP 1974 Niki Lauda di Looksmart 1:43

La Ferrari 312 B3 Formula 1 di Looksmart, uscita in questi giorni: disponibili le versioni
Lauda GP d'Argentina e Regazzoni GP del Brasile 1974. Il modello è in resina con parti fotoincise e
altri particolari in plastica. Ottima l'interpretazione delle forme. 
In questi giorni sono finalmente uscite le due versioni della Ferrari 312 B3 F.1 1974 che Looksmart aveva annunciato già l'estate scorsa; un'uscita che coincide anche con la serie di versioni Le Mans 2016 della 458 Italia in attesa della 488, ma questa è un'altra storia. Non è la prima volta che la B3 del 1974 riceve le attenzioni di un produttore di modelli.
Ben dettagliata la parte meccanica visibile; il blocco motore
ha ricevuto un'ottima resa in gun metal. Tutto è assemblato con cura,
probabilmente con maggiore attenzione rispetto ai normali Spark. 
In questo caso, siamo in presenza di un vero e proprio resincast, verosimilmente prodotto negli stessi stabilimenti dai quali escono tutte le altre Formula 1 di Spark, ma le ragioni di licenza e di marchio fanno uscire questo modello sotto altre insegne.
Un close up sulla meccanica; da questa foto si nota anche la visiera
scura del casco di Lauda, particolare corretto. Mancano purtroppo - per le solite
arcinote ragioni - le scritte Marlboro sulla visiera, a destra e a sinistra del nome Niki Lauda. 
Sovente nel blog abbiamo cercato di abbinare modelli a libri, da confrontare e gustare insieme: stavolta potremmo suggerire un abbinamento con "Four Seasons at Ferrari - The Lauda years" di Alan Henry, pubblicato da Breedon Books nel 2002; non un libro degli anni settanta, che andrebbe bene con un Dallari, ma un volume già della nuova generazione, così come dell'ultima generazione è questa B3 di Looksmart.
L'aspetto generale è convincente. I radiatori laterali sono riprodotti
in fotoincisione. Fotoincise anche la paratie degli spoiler anteriori e posteriori. 
Due le versioni disponibili, quella di Lauda al GP d'Argentina (LSRC05) e quella di Regazzoni al GP del Brasile (LSRC06). Ed è una buona scelta, perché il gran premio argentino a Buenos Aires è quello del debutto di Lauda in Ferrari, che gli fruttò un promettente secondo posto.
Molto belli i cerchi e corrette le gomme, con le scritte tampografate. Ottime
le decals, che nonostante siano "raggruppate" non danno l'effetto tipico
dello scalino, comune a tutti i modelli di origine Spark. 
I caratteristici supporti dell'ala anteriore
sarebbero scomparsi nella stagione inoltrata. 

Il modello è offerto al pubblico a circa 100 euro. Troppi? Molti collezionisti rispondono che effettivamente è un po' tanto per uno Spark... travestito da Looksmart. Ma tant'è, le licenze, specie quelle Ferrari hanno un peso notevole e il prezzo da pagare è salato. Commenteremo via via alcuni aspetti del modello direttamente nelle didascalie delle immagini.
Della buona documentazione è essenziale per giudicare i
particolari storici di un modello e - perché no? - rilassarsi sfogliandolo
e ammirando allo stesso tempo le caratteristiche della miniatura. 

Il piccolo parabrezza è correttamente trattato in blu trasparente;
mancherebbe una decal che simuli i rivetti di fissaggio. Il logo
Goodyear sopra quello Heuer non è documentato nelle foto
del GP d'Argentina. 


23 marzo 2017

Focus su: Ralt-Toyota RT1 F.3 di CP Model (scala 1:20)


Diciamolo subito, così ci togliamo il pensiero: questo modello non potrà (e non dovrà) piacere a chi è abituato a vedere in collezione solo degli asettici AutoArt, Minichamps e roba del genere. Forse sarà capito leggermente meglio da chi ha avuto la fortuna di vivere tutta la storia dell'automodellismo speciale e ancora oggi non si rassegna alla piattezza dilagante. Pasquale Catanese di CP Model non è mai a corto di idee, e stavolta ha abbandonato la sua scala tipica, l'1:43, per scegliere una scala forse meno apprezzata da noi ma ugualmente ricca di storia, l'1:20. Chi non ricorda i kit Tamiya in quella scala? In Giappone e in altri paesi come il Regno Unito, l'1:20 continua ad avere i suoi seguaci. E visto che ormai era controcorrente, Pasquale Catanese ha scelto anche un soggetto del tutto inedito praticamente in ogni forma e in ogni scala, la Ralt-Toyota RT1 di Formula 3. La RT1 rappresentò un nuovo corso nella carriera di Ron Tauranac: prodotta a partire dal 1975, fu impiegata anche in Formula 2 con un'ampia rosa di motorizzazioni, dal BMW al Ferrari, dall'Hart allo Swindon.


Il propulsore più corrente nella configurazione F.3 fu invece il Nova-Toyota. La prima vittoria della RT1 F.3 arrivò a Monza nel giugno 1975 con Larry Perkins; la migliore stagione in F.2 fu il 1977, con Cheever e Hoffman, rispettivamente secondi e settimi in classifica finale con vetture dotate di motore BMW 2000.

Il modello CP, disponibile solo montato, propone la versione F.3, con diverse opzioni di spoiler posteriore e colorazione a scelta. L'esemplare di queste foto, in giallo con i bolli portanumero bianchi, è particolarmente elegante e sobrio.


Per la realizzazione del modello, Pasquale Catanese si è avvalso della collaborazione di alcuni giovani entusiasti modellisti e l'intenzione è quella di proseguire nella produzione di soggetti come questo, che hanno già raccolto ampi consensi fra il pubblico degli appassionati.


Il modello è in resina con parti in metallo bianco, e subito colpisce per l'esattezza delle sue proporzioni e per l'equilibrio fra ogni dettaglio: si apprezza la silhouette della vettura come se fosse uno dei manichini utilizzati per le prove aerodinamiche ma si riescono a notare anche diversi dettagli che ne fanno un pezzo davvero affascinante. Speriamo che in un prossimo futuro possano uscire i modelli ai quali Pasquale Catanese sta pensando perché si tratta di scelte del tutto azzeccate.

Rassegna stampa: AutoModélisme n°232 (marzo 2017)

Era inevitabile che il numero di marzo di AutoModélisme fosse incentrato sulle novità di Norimberga e Rétromobile. La rassegna su Norimberga si limita in questo numero all'1:43, per poi proseguire con le scale grandi sul 234 di aprile. Al di là di ogni possibile e legittimo discorso sulla reale utilità di simili reportage (forse Rétromobile sarebbe anche giustificato), vi sono altri contenuti degni d'interesse, fra cui un bell'articolo sulla "madre della Parigi-Dakar", ossia il raid Abidjan-Nizza del 1977 che è da considerare come il predecessore di tutti i rallye-raid che si sono susseguiti dalla fine degli anni settanta ai giorni nostri. Da leggere è anche un altro episodio dedicato all'attività di modellista di Erland Elkaim, che stavolta si è cimentato nell'autocostruzione della Tyrrell-Ford 011 del GP Usa 1983 in 1:12.